Un imperativo riecheggia nella mia testa: ‘Devo scavare, scavare e scavare. Ho Sete, sete, tantissima sete’. La mia mente vola in altri universi e volando si materializza in un mondo che è un immenso deserto. Scava e si affatica molto per trovare acqua, e rischia di rimanere completamente disidratata. Per fortuna trova, alla fine del buco che ha creato, una fonte, e ne beve repentina tutto il contenuto. Per un po’ sta bene ma dopo non molto deve mettersi a scavare in cerca di un’altra sorgente. Il sole batte fortissimo, il desiderio di bere sembra non volersi placare mai. Il deserto col passare del tempo è tempestato di buche profondissime. Il vento non tira mai nel deserto della mente e le buche rimangono così, profonde e stanti. Il deserto è pieno di buche, io non faccio nulla per coprirle.
– Elisa Citterio