Compito a casa: Come state vivendo la vostra quarantena? Cercate foto, opere d’arte, frame, quadri che possano descrivere dei vostri momenti quotidiani o suscitare dei vostri stati d’animo relativi a questo periodo che stiamo vivendo.
Io ho scelto i miei quadri, e a questi ho voluto inoltre affiancare le foto di momenti che realmente vivo quotidianamente con i miei coinquilini. Inserendo così l’opera dentro la mia scena quotidiana, in chiave ironica, con l’intento di riprodurre quanto più fedelmente i quadri in questione in rapporto alla realtà che viviamo ogni giorno.

Dopo cena ad Ornans, Courbet, 1849 Dopo cena in Villa Casale, 2020
I ruoli, gli stati d’animo, le posizioni che si possono individuare nei personaggi di Courbet li ritroviamo nei componenti di Villa Casale; già a partire dell’uomo sulla sinistra: il suo vino è finito e ciò suscita in lui la tipica postura di chi si affloscia, senza speranze, sulla sedia. Di fianco l’uomo col cappello-rasta si accende, come sovente per l’epoca, una pipa con un legnetto che arde, l’altro, in Villa Casale, con l’accendino. Al di là del tavolo siede una figura intenta ad ascoltare il sottofondo musicale immers* nel contesto circostante e fra i suoi pensieri. Infine troviamo colui che intrattiene tutti gli altri commensali, col suo suono di violino-ukulele, intento ad allietare il nostro dopo cena, in quarantena, ormai da 20 giorni.

Gabriele mangia fagiolata, 2020 Il mangiafagioli, A. Carracci, 1584
Il quadro richiama quelle cene umili, povere ma sostanziose, accompagnate dall’immancabile vino e dal pane, che egli tiene ben stretto nella mano per non farselo rubare dagli altri abitanti della casa. Minestra di fagioli sostituita dalla “fagiolata alla Sella”, ottimo piatto da cucinare in quarantena e commestibile per innumerevoli futuri giorni di clausura.

Wiliam Orpen Stillorgan llaria alla finestra, 2020
La finestra, altro tema di questa quarantena: abbiamo scoperto il suo valore, unico contatto col mondo esterno. Una finestra su cui sedersi, e perché no direttamente sul davanzale con i piedi a penzoloni (tanto al massimo se cadiamo siamo al primo piano). La posa sognante tipica della ragazza dal lungo vestito blu resta tale anche in Ilaria, vestita in comodi abiti casalinghi, cioè in tuta, da 20 giorni. Lo sguardo nel vuoto sulle strade vuote, sia di campagna sia di città, rimane lo stesso per entrambe. Forza ragazze. Ce la faremo.

Renoir Costantino e la pulizia
La pulizia: tema di dibattito costante nei giorni di convivenza forzata. Il nostro Costantino, riluttante nelle pulizie di casa, si vede in questi giorni costretto ad affrontare sedute intensive di pulizia; è qui raffigurato mentre lava a terra (vedi: dà il cencio).
Egli sembra assumere la posa della donna raffigurata da Renoir, ma ovviamente in maniera meno aggraziata, posata, armoniosa e fine nonostante il suo maglione in pile colorato, indossato anch’esso da 20 giorni.
Francesca Crudeli